Verso la fine degli anni 20 le competizioni avevano condizionato tutta la produzione della Norton garantendone una costante e rapida evoluzione tecnologica.
La Norton CS1 presentava una caratteristica unica e per l’epoca innovativa, l’albero a camme in testa. Fino ad allora, infatti, i propulsori erano dotati di valvole laterali con alberi a camme posti nel basamento.
La distribuzione OHC (Over Head Camshaft) di questa splendida motocicletta fu progettata da Walter Moore, un talentuoso progettista che aveva già passate esperienze in Douglas e ABX.
La modifica che apportò ai propulsori Norton fu molto semplice: all’estremità dell’albero motore calettò una coppia di ingranaggi che muovevano un albero a coppie coniche che a sua volta trasmetteva il moto all’albero a camme. Sempre all’estremità dell’albero motore fu montata la pompa dell’olio razionalizzando così al massimo il disegno del propulsore e la disposizione degli organi.
Il propulsore era un monocilindrico verticale con 491c.c. di cilindrata e raffreddamento ad aria.
Il cambio separato aveva 3 marce mentre la trasmissione finale era a catena.
Il telaio era un monoculla in tubi d’acciaio e fu disegnato per poter ospitare il motore che risultava più alto dei precedenti propulsori a causa della più grossa distribuzione.
La sospensione anteriore era costituita da una forcella a parallelogramma con mollone centrale mentre al posteriore il telaio era rigido. I freni entrambi a tamburo.
Successivamente, Walter Moore passò alla NSU dove travasò gran parte della tecnologia applicata alla CS1 tanto da far soprannominare la NSU come “Norton Spare Used” (Ricambi Usati Norton) dagli appassionati.