Il freno a nastro è una tecnologia nata per le biciclette ma fu applicata anche a molte motoleggere di inizio secolo.
Questo tipo di freno è costituito da un nastro di metallo oppure di altro materiale flessibile come il cuoio, ricoperto in materiale d’attrito che è avvolto attorno ad un tamburo vincolato al mozzo ruota.
Uno dei due capi del nastro è fisso mentre l’altro è mobile. Questo estremo è collegato tramite un cavo o un rinvio rigido alla leva d’azionamento.
Quando viene teso i due estremi tendono ad avvicinarsi e più si avvicinano più il nastro stringe il tamburo centrale andando così ad far aumentare l’effetto frenante.
Il suo vantaggio è dato dalla semplicità di costruzione e dalla sua leggerezza ma, ormai, è stato abbondantemente superato da altri collaudatissimi tipi di freno (a tamburo e a disco in primis). Oltretutto, non è in grado di sopportare sforzi intensi e prolungati, ecco perchè può essere montato solo su moto con un peso contenuto, praticamente biciclette con motore.